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“BOTTI” DA ORBI! L'Avvocato risponde 

“BOTTI” DA ORBI!

Nel capolavoro di Luciano De Crescenzo, “32 dicembre”, Peppe o’ Criminale tentava di vendere ad uno sconfortato personaggio senza soldi, la famosa “Bomba è Maradona”, un botto natalizio capace, da solo, di far parlare per i giorni successivi alla notte di capodanno, tutti gli appassionati del vicinato, per la sua azione deflagratoria capace di far tremare le strutture di tutto un quartiere.

Fantasia cinematografica sì, ma fino ad un certo punto.

Oggi vogliamo fare una carrellata, con l’ausilio professionale dell’avvocato Simone Labonia, sulle normative che regolamentano l’uso dei fuochi.

Ovviamente sono comparse già, sulla cronaca del nostro giornale, le prime notizie relative all’azione delle Forze dell’Ordine, tesa al sequestro di materiale esplodente illecito: la lotta di “Davide contro Golia”.

In riferimento alla problematica antica e mai risolta, la lotta è destinata, come sempre, a non produrre risultati esaustivi: ci sarà il sequestro di qualche centinaia di kg di materiale ma, la notte di fine anno, il cielo delle nostre città (da nord a sud), sarà di nuovo abbagliato da migliaia di fragorosi ordigni.

Recita l’art.703 c.p. che chiunque, senza la licenza dell’autorità, in un centro abitato o nelle sue vicinanze, accende fuochi di artificio o lancia razzi, è punito con un ammenda.

Pene ben più dure, in riferimento a chi fabbrica, detiene o vende materiale esplodente: l’arresto è da 3 a 18 mesi e l’ammenda fino ad € 250.

Ai sensi degli artt. 51 e 52 del T.U.L.P.S. e dell’art.101 del regolamento attuativo, anche chi fabbrica o accende fuochi d’artificio, deve avere una licenza rilasciata dall’autorità di pubblica sicurezza.

Esiste una specifica lista riferita ai “botti illegali”: oltre alla citata Bomba di Maradona, sono vietate anche le cipolle, le caramelle, la girandola Lanterna Rossa, la Bomba di Donald Trump e le mezze botte.

Da qualche anno si è diffuso anche l’uso di “Kim o’ coreano”, strumento pirotecnico che prende spunto dalla passione del leader nordcoreano, per le “armi nucleari”.

I sindaci continuano ad emanare ordinanze, nel tentativo di limitare l’uso dei fuochi illeciti sul territorio ma, i provvedimenti pubblici e le norme penali, dovrebbero lasciare il campo alla responsabilità personale, al fine di evitare la lunga lista di feriti (e morti), che ogni anno funesta i festeggiamenti.

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